l'Arcangelo Michele

Michele, l'uccisore del Drago


Lo zelante Discepolo dedicherà molto tempo nel corso della stagione autunnale alla meditazione su Michele e la sua opera. Attenzione particolare potrebbe essere rivolta al capolavoro di Guido Reni Michele e il Drago, in cui l’artista mostra il luminoso Arcangelo trionfante sulla forma prostrata dell’oscuro drago. Per il Neofita il drago rappresenta la sua natura animica inferiore – gli elementi non trasmutati dell’anima animale che ritardano la crescita spirituale dell’essere umano. Michele tenta di aiutare l’uomo nella Grande Vittoria; al Neofita insegna la lezione della Purificazione – che è seguita dai primi passi di Trasmutazione nel Discepolo.

L’immagine simbolica di Michele come uccisore del drago possiede un significato planetario e personale; poiché il male collettivo della razza crea perennemente una nuvola miasmatica sopra la terra che, sotto determinate condizioni, può suggerire la forma di un drago o serpente. Ogni anno all’Equinozio d’Autunno Michele entra in conflitto con la nuvola-drago, e ogni anno egli nuovamente la sopraffà, “uccidendo” il male fantasma in modo che il fresco influsso delle correnti magnetiche guaritrici del Cristo possano scorrere liberamente attraverso il nostro pianeta. Questo evento celeste dà origine al simbolo che ci è così familiare, e che parla chiaramente all’anima negli elevati momenti di meditazione.

Michele è il più importante fra i potenti Arcangeli che guidano l’evoluzione della terra e della sua umanità. Fu durante il Terzo Grande Giorno Creativo (il Periodo della Luna) che egli condusse le Schiere angeliche contro Lucifero e i suoi Angeli ribelli al regno di Jehovah. Una volta compiuto ciò, nel Quarto Giorno Creativo (l’attuale Periodo della Terra) egli assunse l’ulteriore responsabilità di aiutare l’uomo a redimere se stesso dalla dominazione Luciferica. Come in precedenza notato, la disciplina preparatoria del Neofita all’Equinozio d’Autunno è la purificazione della natura inferiore o anima animale. Poiché questo deve essere fatto da tutti gli uomini, Michele è tuttora impegnato nella sua opera redentiva e proseguirà la sua lotta col drago finché l’intera razza umana non sia purificata dall’impulso Luciferico.

Seguendo la Rinuncia, e in parallelo i processi di Purificazione e Trasmutazione, il lavoro del Discepolo all’Equinozio d’Autunno è l’illuminazione dell’intelletto, detto “Cristizzazione della mente”. Come dice Paolo, “Sii trasformato dal rinnovamento (illuminazione) della tua mente”. È questo il compito singolo più importante che l’umanità si trova oggi ad affrontare. È il contributo più significativo di Michele e il compito finale della sua Stagione. È in relazione col Sagittario.

Al Discepolo avanzato, colui che si è inoltrato sul Sentiero, Michele insegna la tecnica spirituale di amalgamare con la sostanza-luce della mente quell’essenza che è racimolata dalla purificazione della natura del desiderio. Quando il Discepolo ha compiuto questa unione anche ad un piccolo grado inizia a comprendere qualcosa sul significato della frase del Cristo che “il puro di cuore vedrà Dio”; poiché allora egli si trova alle soglie stesse dell’Iniziazione.