La Stagione di Pasqua drammatizza i segreti della vita. Nei templi della Nuova Era questi segreti saranno nuovamente svelati, e il messaggio di Pasqua della continuità della vita sarà dimostrato alle masse nella resurrezione e ascensione del mondo intero, nel senso iniziatico, e una nuova razza, istruita da Raffaele, verrà a pienamente conoscere la gloriosa promessa del Cristo della vita eterna. Come abbiamo già spiegato, ciò non vuol dire che l’uomo vivrà per sempre nello stesso corpo fisico. Ciò vuol dire che quando la guaina esterna viene lasciata lo spirito passerà da questo piano al successivo con coscienza ininterrotta, e di nuovo esso tornerà da quel piano a questo rinascendo, sempre con coscienza ininterrotta. Alla fine, quando i corpi della razza saranno così puri ed eterei da non avere più necessità di essere rinnovati, avendo il seme dell’immortalità in se stessi, l’opera di Raffaele sarà compiuta, e l’umanità ascenderà a nuovi Misteri.
Fra i primi Cristiani era condivisa l’idea che San Giovanni – nome iniziatico di Lazzaro – aveva già raggiunto questa grande vittoria. Fu il sabato notte precedente la Domenica delle Palme che San Giovanni, l’Amato Discepolo, celebrò il Rito della prima Iniziazione Cristiana, nella quale egli entrò nella piena rivelazione, o comprensione, del Mistero del Sole. Egli vide l’elevato e glorioso destino dell’Arcangelo Cristo quale Principe degli Arcangeli, e intravide il lavoro che doveva fare per la terra e i suoi abitanti. Giovanni fu il primo frutto dell’Opera del Cristo. Egli solo dei Dodici uscì dalla tomba alla parola del Cristo prima della Crocifissione e Resurrezione. Gli altri raggiunsero questo obiettivo dopo.
Il mercoledì della Settimana Santa vide il tradimento e l’autodistruzione di Giuda. Nella vita del Discepolo questo evento simbolizza l’eliminazione dei desideri più bassi e la purificazione della Via che conduce al monte della liberazione.
Il Venerdì Santo rappresenta i passi finali del Sentiero iniziatico, durante il quale il Discepolo porta la propria croce come il Cristo portò la sua, sulle pendici del suo Calvario – non senza aiuto da chi ha compassione, come Simone che assisté il Cristo – fino alla Croce e all’esserne appeso, dove egli pronuncia le parole del Cristo: non “Perché mi hai abbandonato?”, ma “Ora mi hai glorificato!”.
Nelle cerimonie della Chiesa modellate sul Dramma Cristico, il sabato notte precedente la domenica di Pasqua era uno dei momenti speciali per battezzare. Il battesimo per quei primi celebranti significava molto di più del rito fisico: era una illuminazione, allo spirito dell’antica formula che il Neofita deve “bagnarsi nel Nome di Dio”. Il termine Battesimo era usato per significare “portare alla vista” – ciò che produce una illuminazione; essa porta a vedere i misteri dei piani interni della natura, dissolvendo il velo che è teso fra i vivi e i morti e fra l’uomo inferiore e l’io superiore; dissolvendo anche i veli che separano gli esseri umani tra di loro disunendoli, con ciò restaurando per essi la vista priva di ostacoli della Paternità di Dio e la fratellanza degli uomini. Una tale consapevolezza di amore e luce universale è il requisito per partecipare al Rito dell’Alba di Pasqua.
Il Cerimoniale di Pasqua è il più esaltato dato alla terra nell’attuale livello di evoluzione umana. È in gran parte una cerimonia angelica, poiché Angeli e Arcangeli partecipano al Dramma Cristico, ed è eminentemente adatta, quindi, la partecipazione umana alla celebrazione di Pasqua con musica e fiori, essendo essi i più bei doni che gli Angeli hanno elargito su di noi.
È il Cristo stesso che dimostra al Discepolo il pieno significato e scopo del lavoro iniziatico, cioè la conquista sulla morte, il trionfo completo dello Spirito sulla materia. Come il Cristo, apparendo nel corpo eterizzato di Resurrezione, diede il messaggio di immortalità al genere umano, così oggi Egli appare annualmente in una somiglianza eterica di quel corpo, che è anche ad immagine del corpo della nuova razza che un giorno abiterà questo pianeta e di cui tutti saremo parte. È questo il bellissimo simbolismo della tomba vuota da cui la pietra della vecchia coscienza è rotolata via, l’ultimo conseguimento dell’evoluzione umana sulla terra.
Questo è anche il significato del termine iniziatico: “diventare un uomo Cristico”. La più bella promessa fatta all’uomo oggi è quella tomba vuota, con a fianco l’Angelo, che dichiara: “Egli non è qui, perché è risorto”.