La Parabola del mese


 

 

Insegnamento biblico per il segno del Capricorno

(dal 21 Dicembre 2024)

di Corinne Heline

dal libro "I Misteri del Cristo"


Il Seminatore

Matteo 13:3-9

 

Egli parlò loro di molte cose in parabole.

E disse: "Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchi intenda”.

 

La Bibbia è uno dei più grandi libri dei Misteri di tutti i tempi. Solo pochi si rendono conto della sua infinita profondità. Il Cristo disse: "Guardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro perdonato" (Marco 4:12).

Nella simbologia più antica, la parola barca si riferiva all'anima, mentre la parola mare si riferiva alle correnti psichiche. È stato detto che il Cristo Gesù si sedette su una barca per insegnare alla gente sulla riva. Questo voleva dire che stava insegnando sia a coloro che erano nei piani interni che nel piano esterno, perché la Sua missione era di istruire i disincarnati quanto gli incarnati.

Quando terminò di dare la parabola del seminatore, Egli disse: "Chi ha orecchi intenda". Il seminatore è il maestro; i semi sono le verità che egli dissemina. Gli studenti e i discepoli li ricevono e ne fanno uso secondo la loro capacità di comprensione. Il Signore ha anche detto che qualcuno riceve il trenta; in altre parole, questi possono accettare solo una interpretazione letterale. Altri ricevono il sessanta; questi sono quelli che raggiungono una maggiore profondità. Per comprendere la Bibbia come il massimo testo della vita, uno deve essere alle prime conquiste di un vero discepolo Cristiano.

Poi aggiunse dell'altro, c'erano altri che ricevevano il cento; questi sono gli Iniziati che ne afferrano le verità nella loro pienezza. Essi sono la terra buona dove il seme cade, germoglia e dà frutto. Qualche seme, tuttavia, cade sulla strada e viene divorato dagli uccelli; cioè viene preso da chi è emozionalmente insicuro, così non può dargli un ancoraggio certo. 

Ogni discepolo viene ammonito di apprendere come contattare il proprio essere interiore e, attraverso la preghiera e la meditazione, risvegliare e accrescerne i poteri. Un saggio aspirante rende questo centro il punto focale da cui operare per attirare il buono, il vero e il bello. Deve prestare attenzione, tuttavia, che non rimanga mai circoscritto a strettezza di pensiero o bigottismo di interpretazione. Uno che non ha coltivato la Persistenza e la perseveranza insieme alla costanza nel suo centro più intimo sarà destinato a incontrare delusioni e dispiaceri. L'entusiasmo immaturo tende a trasformarsi nella più amara repulsione. Quando avviene questo, un neofita non solo dimentica le cose dello spirito, ma pone pietre d'inciampo sulla via di altri. Da qui l'ammonimento biblico di Luca 9: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio".

Secondo la parabola, altri semi cadono sulla roccia e muoiono per mancanza di umidità. Questo simbolizza il tipo di persona puramente mentale, uno il cui cuore non è ancora risvegliato. Chi è solo mentale non può mai risolvere il problema della vita o insegnare ad altri come essa sia fatta, perché essa può realizzarsi solo attraverso l'amore di un cuore spiritualizzato.

Alcuni semi cadono fra le spine, e le spine li soffocano. Le spine stanno per i bassi desideri. Fin dai tempi degli antichi Atlantidi la mente umana è stata connessa più strettamente alla natura del desiderio piuttosto che allo spirito, come era invece previsto dal piano divino. Di conseguenza, in larga misura l'umanità è stata motivata dal desiderio piuttosto che dalla ragione. Questa motivazione centrata su di sé ha prodotto l'attuale condizione caotica del mondo. Le razze, le nazioni e gli individui sono oggi sono così coinvolte in lotte e confusione che l'umanità si approssima ad uno stato di panico e disperazione generali.

Uno degli scopi principali delle ripetute vite sulla terra è per l'uomo quello di liberare la propria mentalità dai travagli della sua natura del desiderio e di farla diventare uno strumento dello spirito. Egli deve tornare continuamente, finché non abbia imparato la propria lezione. Le persone le cui vite sono motivate dalla ragione piuttosto che dal desiderio sono eccezionali, e un individuo che sia guidato da una spiritualità illuminata è estremamente rara. Infine alcuni semi caddero sul terreno buono e portarono frutto al cento. Ciò si riferisce ai pochi che hanno trovato l'equilibrio fra la mente e il cuore, lo stato superiore che è l'ideale del Cristo per tutta l'umanità. Quando un aspirante impara a portare questi due poteri in equilibrio, egli è degno di ricevere e disseminare i misteri del regno di Dio.